Teatro

Il teatro di Dodo: la mostra dedicata a Sergio D'Osmo a Monfalcone (GO)

Il teatro di Dodo: la mostra dedicata a Sergio D'Osmo a Monfalcone (GO)

Venerdì 28 settembre, alle ore 18.00, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, si inaugura Il teatro di Dodo – Omaggio a Sergio D’Osmo, la mostra che l’Assessorato alla Cultura del Comune propone a corredo di Maldobrie, lo spettacolo che inaugura alla fine di ottobre la stagione di prosa 2012-2013 del Teatro Comunale.

Promossa dal Comune di Trieste e realizzata dal Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, con la direzione di Maria Masau Dan ed a cura di Stefano Bianchi, la mostra è un omaggio al grande scenografo e uomo di teatro, nato a Trieste il 30 gennaio del 1924 e scomparso il 1° maggio scorso all’età di ottantotto anni.

Realizzata con la collaborazione della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, del Rossetti - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e de La Contrada - Teatro Stabile di Trieste, la mostra, che ha già avuto grande successo a Trieste, viene ora allestita a Monfalcone grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con La Contrada.

Il teatro di Dodo – Omaggio a Sergio D’Osmo si avvale della collaborazione scientifica di Marta Finzi e Franca Tissi e del contributo, a vario titolo, di numerosi fra allievi, collaboratori e colleghi di D’Osmo: il costumista Stefano Nicolao, gli scenografi Pierpaolo Bisleri e Federico Cautero, l’artista Renzo Possenelli, il giornalista Pierluigi Sabatti, il regista Francesco Macedonio, accanto alle maestranze degli enti teatrali che hanno collaborato all’iniziativa, al personale e ai collaboratori del Museo Teatrale “Schmidl”.

Il progetto di allestimento è stato messo a punto da Andrea Stanisci (scenografo della Contrada) e da Marino Ierman (in forza ai Civici Musei di Trieste quale progettista di allestimenti museali ma anche storico marionettista dei Piccoli di Podrecca).

Nato a Trieste il 30 gennaio 1924, dopo gli studi di architettura a Venezia, nel 1954 Sergio D’Osmo fu tra i fondatori del Teatro Stabile Città di Trieste, divenuto in seguito Stabile del Friuli Venezia Giulia. Da allora, per trentaquattro anni consecutivi, è stato il direttore di quel Teatro, divenendone il centro vitale e organizzativo.

Ha lavorato al Teatro Biondo di Palermo e al Teatro di Roma con registi quali Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Mario Missiroli e Luigi Squarzina. Direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro Verdi di Trieste, ha collaborato, fin dalla sua fondazione, con La Contrada - Teatro Stabile di Trieste.

Il teatro di Dodo avrebbe dovuto configurarsi come una sorta di “laboratorio”, in cui Sergio D’Osmo potesse creare concretamente, offrendo un saggio non solo della sua lunghissima carriera ma anche dei lavori in corso. In questo senso la concezione complessiva ed il percorso della mostra erano stati puntualmente discussi con Sergio D’Osmo, focalizzando l’attenzione, accanto alla preziosa serie di bozzetti custoditi dal Museo Teatrale, su due punti: l’allestimento della nuova produzione delle Maldobrie da parte della Contrada e le amatissime Marionette di Podrecca, in particolare quelle scolpite da Renzo Possenelli per tre spettacoli che D’Osmo aveva molto cari: Il mondo della luna, L’Arcadia in Brenta e L’amore delle tre melarance.
L’improvvisa scomparsa di D’Osmo ha impedito di portare a compimento assieme a lui questo viaggio. Ma il suo ricordo vive anche nel rispetto delle indicazioni da lui stesso fin qui impartite.

La mostra, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino a domenica 4 novembre con il seguente orario: da martedì a venerdì, dalle 16.00 alle 19.00; festivi e prefestivi anche dalle 10.00 alle 13.00.